Siamo in presenza della massima espressione di qualità nel mondo della pizza. Chi ama questo cibo non può assolutamente privarsi dell’esperienza di andare da Pepe in Grani, a Caiazzo, un paesino a diciotto chilometri da Caserta.
Il Deus ex Machina di questa realtà è Franco Pepe, un ex professore di educazione fisica che a un certo punto della sua vita decide di cambiare lavoro, prendendo in mano l’antico mestiere del padre. E così, passo dopo passo, è diventato il pizzaiolo più famoso del mondo. Certo, come per tutte le cose belle bisogna fare un sacrificio per poterle conoscere e viverle. Bisogna andare fino a Caiazzo, infatti, fare la fila indiana per accedere al locale e prenotare con molto anticipo per assicurarsi un tavolo.
Solo così si può avere il privilegio di poter dire di aver provato questa esperienza gastronomica sulla pizza, il famoso piatto italiano che tutti ci invidiano.
Esiste, addirittura, una sala riservata. Questo è un luogo eletto dove il titolare della pizzeria esprime la sua arte attraverso il ritorno ad antiche tradizioni. Dalla postazione, che consente al pizzaiolo di stare a contatto con gli astanti, al forno a legna, fino alla possibilità di vivere un momento esperienziale. Ti trovi accompagnato da musica soft, per scoprire gli antichi segreti dell’arte di fare una pizza al meglio, che sappia emozionare e far applaudire.
La sala si chiama Authentica, in onore alla filosofia che ha guidato il progetto della sua creazione. Franco la racconta così: “Ricordo mio padre, lavorava dietro a un banco in legno, riusciva a guardare tutti i tavoli. Voglio ritornare all’intimità del mio lavoro”. Un posto dove ritornare alle origini, in cui è possibile ascoltare, meditare e creare.
Un luogo dove è possibile formare, istruirsi e fare ricerca. Un posto vissuto con intimità, in maniera esclusiva, per esaltare i sapori, per approfondire la conoscenza, per riconciliarsi e per dare spazio al rapporto umano.
Sicuramente Franco Pepe ha sancito un giro di boa fondamentale sulla pizza, il disco di pasta farcito diventato patrimonio dell’umanità. Prima di lui c’era la pizza. Con il suo arrivo esiste la pizza di Pepe in Grani, un piatto frutto della selezione maniacale delle materie prime e soprattutto della “cucina cucinata”. Questo ha fatto la differenza. E ci sono anche i miracoli, come quello di rendere giustizia all’ingrediente meno versatile, il più ostile ed esecrato: l’ananas. Questo frutto, dentro un cono di pizza e unito alla fonduta di Grana Padano DOP stagionato 12 mesi e al prosciutto crudo San Daniele con polvere di liquirizia ha generato un piatto unico e singolare, il piatto di Franco.
Tutto questo è solo un esempio di quanto ingegno abbia questo pizzaiolo, che condivide coi cuochi la capacità di ascoltare la materia prima a dei livelli di profondità comunemente inaccessibili, indovinando l’equazione che l’ha portato a generare il gusto più eccellente. Franco sa muoversi con scioltezza tra il sapido e il dolce. Da quest’abilità nasce la Crisommola, un piatto in cui si incontrano la ricotta, la confettura di albicocche vitillo, le olive caiazzane disidratate, la nocciola e la menta. Da questo incontro nasce l’eccellenza di un gusto straordinario ed estremamente accattivante, per la sua originalità e la grande esaltazione dei sapori.
Un vero capolavoro di dolcezza e di intelligenza del territorio, punto di innesco di un circolo virtuoso che ha saputo salvare il frutto ma anche il lavoro dei contadini. La Crisommola, quindi, è diventata albicocca-cenerentola. Rischiava l’estinzione, ma nelle mani di Pepe è tornata a essere una vera principessa. Andare da Pepe in Grani è un’esperienza unica, assolutamente indispensabile per chi cerca l’esaltazione dei sapori e ama censire nel suo palmares delle visite eccellenti un top producer della qualità gastronomica orientata alla creazione della pizza perfetta, che sappia generare l’emozione del gusto autentico ed emozionante.
Un viaggio che vale la pena fare, per l’avventuroso menu degustazione di 11 pizze, per testimoniare il miracolo di un paese rinato grazie alla pizza ma anche per osservare da vicino l’inquietudine, il genio e l’umanità di Franco, il genio della pizza. I suoi piatti sono affascinanti ed emozionanti. Dalla “Margherita Sbagliata” alla “Mastunicola”, dalla “Mare in Terra Maritati” alla “Sanacore”, tutti da provare e raccontare. Non a caso, per il terzo anno consecutivo Pepe in Grani di Franco Pepe a Caiazzo in provincia di Caserta si conferma la miglior pizzeria d’Italia e del mondo. Ma lo chef va oltre tutto questo: mano portentosa, bella intelligenza, grande tecnica, passione sconfinata, e il piacere di un riscatto.
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